Una sera che, caduta la notte, era andata a prendere l’acqua al pozzo del monastero, si affacciò al bordo e scoprì il riflesso della luna che si specchiava nella liquida superficie.
Vi affondò il suo vecchio secchio di bambù rattoppato e quando lo tirò su vide con gioia che adesso l’astro notturno si specchiava al suo interno.
Tutta contenta di aver catturato la luna e di portarsela via, camminò con cautela per poter continuare a contemplarla nel recipiente.
A un tratto il fondo del vecchio secchio cedette, goro-goro! tutta l’acqua colò via e il riflesso della luna scomparve.
In un lampo la donna comprese quanto vana fosse la sua mente, sempre desiderosa di imprigionare la realtà mentre non poteva captarne che i riflessi deformati.
Nello stesso istante, fu inondata dalla sublime luce del Risveglio.
In seguito Chinoyo divenne la superiora di un importante monastero da lei fondato, e una statua con la sua effigie ha attraversato i secoli.
A che cosa potremmo paragonare
la nostra vita?
Alla scimmia che tenta di afferrare
il riflesso della luna nell’acqua…
Non potete avere
tutto quello che il vostro spirito ingordo
immagina e desidera!
Sengai
Racconti dei saggi del Giappone - Pascal Fauliot