Una mattina Manu, mentre si lavava le mani, si ritrovò in mano un pesciolino che lo implorò di proteggerlo, dicendogli "Tirami su, Io ti salverò". La ragione diceva che quel pesciolino sarebbe caduto facilmente preda dei pesci più grandi e aveva bisogno di protezione finchè non fosse cresciuto. Gli chiese di essere messo in un vaso; poi, quando divenne troppo grande, in uno stagno, e infine nel mare. Manu si comportò di conseguenza.
Un giorno il pesce avvertì Manu che la marea si stava alzando, e gli consigliò di preparare un nave in cui entrare quando fosse arrivato il diluvio. All'ora annunciata, la marea cominciò ad alsarsi, e Manu entrò nella nave. Il pesce gli fece allora incontro, nuotando, ed egli legò la cima della nave al suo corno arrivando così tranquillamente alle lontane montagne del nord. A Manu fu detto allora di salire sulla montagna, dopo aver fissato la nave a un albero, e di scendere soltanto quando le acque fossero calate. Egli scese gradualmente, e da allora il versantwe di quella montagna è detto Manoravataranam (ugh!), ovvero discesa di manu. Le acque spazzarono via tutti e tre i cieli, e si salvò soltanto Manu.
Storia dell'India - John Keay (La civiltà di Harappa)