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Epica e Miti, Racconti e Leggende

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giovedì 31 marzo 2011

Le cinque età dell'uomo


Alcuni negano tutte le mitologie precendenti ed affermano invece che la terra generò spontaneamente gli uomini. Alcomeneo fu il primo uomo, nacque prima della Luna e fu consigliere di Zeus e tutore di Atena giovinetta.
Questi uomini erano quelli dell'"Età dell'oro" e furono sudditi di Crono. Vivevano in pace ed armonia, cibandosi dei frutti della terra e del miele che colava dagli alberi. Non conoscevano nè vecchiaia nè morte e passavano la vita tra svaghi, danze e allegria. Ora sono estinti, ma i loro spiriti sopravvivono come tutori di rustici eremi, come datori di fortuna e difensori della giustizia.
Poi vi furono gli uomini dell'Età dell'Argento: essi erano soggetti alle madri in tutto e per tutto. Erano ignoranti e litigiosi e non onoravano gli dei, ma almeno non si combattevano fra loro.
Arrivò poi l'Età del Bronzo e con essa gli uomini che caddero dai frassinicome frutti maturi. Mangiavano carne e pane e godevano nel guerreggiare fra loro. La morte nera se li portò via tutti.
Poi venne la quarta stirpe di uomini che apparteneva anch'essa all'Età del Bronzo ma era più nobile della terza in quanto generata dagli Dei in madri mortali. Essi furono gli eroi della battaglia di Tebe, della spedizione degli Argonauti e della guerra contro Troia. Ora vagano nei Campi Elisi.
La quinta stirpe o del "ferro" è l'attuale, indegna discendente della quarta: crudele, ingiusta, infida, libidinosa, empia e traditrice.